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La rasatura
E’ un’operazione fondamentale per mantenere nel tempo un tappeto erboso di qualità e gradevole da vedere e calpestare.
Ecco dunque alcuni principi di base da tenere a mente per una falciatura a regola d’arte.- Tagliare frequentemente. In primavera, periodo di maggior crescita, la rasatura va effettuata una o due volte a settimana per favorire l’infoltimento dell’erba e scoraggiare il proliferare di erbe infestanti. Inoltre più l’erba è lunga e più tende ad ingiallirsi rendendo il prato meno attraente, quindi è bene evitare che cresca troppo!
- Utilizzare un valido tosaerba. Una falciatrice in ottime condizioni, con lame costantemente affilate e una scocca ripulita dopo ogni utilizzo, è presupposto fondamentale per una rasatura netta e precisa che non rovini i fili d’erba.
- Tagliare sempre ad erba asciutta. Soprattutto nel periodo primaverile e autunnale, preferire per le operazioni di rasatura le prime ore del pomeriggio o, comunque, la parte del giorno in cui l’erba non è umida.
- Raccogliere sempre l’erba tagliata. L’utilizzo di tosaerba con dispositivo di raccolta dell’erba in eccesso è da preferirsi a quello di dispositivi di tipo “mulching” che non consentono questa funzione, ma rilasciano i fili tagliati direttamente sul prato. Anche se è dimostrato che l’erba sminuzzata può sostituire in parte l’utilizzo di concimi, vi è sempre il rischio, se non si falcia con regolarità settimanale, di lasciare sul tappeto più rimasugli del necessario e quindi di ottenere l’effetto contrario.
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Irrigazione
L’acqua è vita e, in quanto tale, è alla base di una natura rigogliosa e sana. Per questo l’irrigazione è un principio fondamentale su cui basare la cura del proprio prato e non va mai trascurata. Nella cura del prato a rotoli bisogna distinguere tra due tipi di irrigazione:
COME IRRIGARE LE ZOLLE APPENA POSATE:
Soprattutto nei primi tempi dopo la posa, il prato va irrigato abbondantemente e con continuità. E’ importante procedere con la prima irrigazione dopo aver posizionato i primi 50- 70 metri quadrati di zolle e, durante la prima settimana, irrigare quotidianamente per 3 – 4 volte al giorno la superficie per almeno 10 minuti, preferibilmente con un irrigatore a pioggia, per migliorare il contatto tra la zolla e il terreno sottostante. Nei giorni a seguire le irrigazioni devono essere impostate in modo che lo spessore di terreno della zolla non si secchi mai. Per verificare il livello di umidità, vi basta sollevare un angolo della zolla! Attenzione inoltre, a verificare che ogni zona del prato sia raggiunta da quantità sufficienti d’acqua. Gradualmente andrete a diminuire il numero di irrigazioni per portarlo alla stessa frequenza di quelle per un prato già insediato. La verifica: se la zolla oppone resistenza alla trazione, il vostro prato a rotoli è perfettamente radicato!
COME IRRIGARE IL TAPPETO ERBOSO GIA’ RADICATO:
Una volta effettuate le irrigazioni necessarie all’attecchimento del prato dopo la posa, il fabbisogno d’acqua va calcolato tenendo conto dell’evaporazione (dispersione dell’acqua nell’atmosfera) e della traspirazione (assorbimento dell’acqua dalle radici). Tenendo conto che la quantità d’acqua sufficiente a soddisfare giornalmente le esigenze di un prato non consente di inumidire tutto lo strato di terreno esplorato dalle radici, è sempre bene aumentare il dosaggio apportato con una singola bagnatura fino a 8-12 millimetri, quantità sufficiente al fabbisogno di due o tre giorni.
Le ore migliori per irrigare il tappeto erboso sono quelle della prima mattina. Solo in questo modo le foglie dell’erba si asciugheranno in poco tempo al sorgere del sole. Se bagnate la sera infatti saranno favorite le malattie fungine, tanto frequenti e pericolose nei mesi estivi. Queste infatti si diffondono grazie alla prolungata bagnatura dell’erba. Questo è l’unico fattore di cui dovete tenere conto nel scegliere l’orario. Può essere utile nelle ore centrali delle più limpide e calde giornate estive accendere per due o tre minuti gli impianti di irrigazione. Questa breve irrorazione d’acqua, chiamata “ciclo a siringa”, ha il solo scopo di bagnare le foglie d’erba per abbassarne la temperatura.
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Concimazione
Acqua e taglio sono fondamentali, ma il loro effetto diventa quasi nullo se non viene supportato da un terzo elemento chiave nella cura del vostro prato: la concimazione. Concimare è nutrire: il colore, la densità e la salute del tappeto erboso dipendono da questa operazione che deve essere compiuta con regolarità, almeno 4 volte durante il corso dell’anno a partire da fine febbraio.
Attenzione! Ogni stagione ha il suo fertilizzante. In particolare:- In primavera e autunno optate per i concimi ad alta percentuale di azoto, bassa di fosforo e media di potassio
- In estate e inverno preferite i concimi con presenza in uguale percentuale, di potassio e azoto. In particolare, il potassio non deve mai mancare perchè permette di affrontare positivamente le fasi climatiche più intense, come il caldo estivo e il gelo invernale. Inoltre è un toccasana contro le malattie del tappeto erboso.
- Durante la stagione vegetativa, oltre ai concimi citati, è bene irrorare il prato con prodotti specifici contenenti ferro in quantità elevate o anche solo con semplice solfato di ferro. Questo elemento, infatti, agisce in poche ore migliorando il colore dell’erba e combattendo il muschio.
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Infestanti
Per poter evitare le classiche erbacce sempre pronte ad infestare il vostro prato è necessario distinguerle e, in base alla varietà, imparare a sconfiggerle.
LE INFESTANTI A FOGLIA LARGA
Le Dicotiledoni – o infestanti a foglia larga – si distinguono dalle graminacee per la conformazione della foglia, allargata e non lineare. I diserbanti in commercio utili a debellare questo tipo di infestanti sono numerosi ed innoqui per il prato ed è bene usarli nel periodo da metà aprile a metà giugno e – se necessario – a settembre. Unica controindicazione: quando li applicate, state attenti a non colpire il verde “buono” del vostro giardino (cespugli, aiutole, fiori…) perché questo potrebbe essere danneggiato irreparabilmente. Per questo è sconsigliato di spargere questi diserbanti durante giornate ventose.
LE GRAMINACEE ANNUALI
Le graminacee annuali (o “pabbio”) fanno la loro comparsa nei prati durante la tarda primavera. Queste infestanti, a differenza di quelle a foglia larga, sono più subdole in quanto appartengono alla stessa famiglia delle erbe che formano il prato. Combatterle, dunque, è una vera sfida perché vi è sempre il rischio di danneggiare i fili buoni. Per questo motivo, per debellarle, dovete utilizzare un diserbante “antigerminello”, che uccide le piante dannose sin dal momento della germinazione dei semi. Tale prodotto va sparso in via preventiva a fine aprile/inizio maggio per poi essere distribuito nuovamente dopo circa 40 giorni. Ciò permette di coprire tutto il periodo critico di nascita del pabbio, individuato solitamente nel periodo da maggio ad agosto.